Si riportano di seguito le principali pubblicazioni, le fonti d'archivio e i materiali digitali che sono stati utilizzati per la creazione del sito. Questa pagina verrà costantemente aggiornata e diventerà spunto per ulteriori approfondimenti.

Federica Spitzer

Archivi


Pubblicazioni

  • Federica Spitzer, “Anni perduti. Dal lager verso la libertà”, introduzione di Sigi Feigel, prefazione e traduzione di Moreno Bernasconi, Locarno, Armando Dadò, 2000.
  • “Federica Spitzer. Dal lager di Theresienstadt al rifugio luganese”, a cura di Moreno Bernasconi e Luca Saltini, catalogo della mostra (Biblioteca cantonale di Lugano, 23 aprile – 19 maggio 2007), Losone, Edizioni Le Ricerche, 2007.
  • “Theresienstadt. Aufzeichnungen von Federica Spitzer und Ruth Weisz”, mit einem Beitrag von Wolfgang Benz, Berlin, Metropol Verlag, 1997.
  • “Prominente Flüchtlinge im Schweizer Exil”, mit einer Einleitung von Peter von Matt, Bern, Bundesamt für Flüchtlinge, 2003.

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Web


Marietta Crivelli Torricelli

Archivi

  • Fondo Marietta Crivelli Torricelli presso l’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino.
  • Archivio privato della famiglia Sommaruga (Lugano/Ginevra/Roma).
  • Archivio privato della famiglia Lucchini (Lugano).
  • Teche RSI (Besso / Comano).

Pubblicazioni

  • Marietta Crivelli Torricelli, “Lettera aperta ai miei cari ticinesi”, Gazzetta Ticinese, 10 giugno 1918, p. 2.
  • Manuela Maffongelli, “Il Nido d’infanzia di Lugano (1929-80): per la salute dei lattanti ticinesi”, Bollettino Storico della Svizzera italiana, serie IX, vol. CXII, 1/2009, pp. 79-104.
  • Maffongelli Manuela, Una missione d’amore. Storia della lotta alla mortalità infantile in Ticino e del Nido d’Infanzia di Lugano, Melano, Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino, 2011.
  • “Regolarmento organico dell’associazione di mutuo soccorso fra le operaie in Lugano. Costituitasi alli 25 febbraio 1886″, Lugano, Tipografia Veladini, 1888.

Video


Web


Francesco Alberti

Archivi

  • Archivio storico diocesano di Lugano (notizie sparse in vari fondi).
  • Teche RSI (Besso / Comano).

Pubblicazioni

  • Francesco Alberti, “Il voltamarsina”, a cura di Flavio Catenazzi, prefazione di Davide Adamoli, Locarno, Armando Dadò, 2019 (prima edizione: Bellinzona, Istituto Editoriale Ticinese, 1932).
  • Francesco Alberti, “Predicate sui tetti. Saggi del Vangelo alla Radio 1933-1939”, Banco, Pielle edizioni, 2012 (prima edizione: Bellinzona, Istituto Editoriale Ticinese, 1936).
  • Francesco Alberti, “Diavolo d’una ragazza! Romanzo storico malcantonese”, Bellinzona, Istituto Editoriale Ticinese, 1939.
  • Mattia Piattini, “Francesco Alberti”, nel suo “La radio della Svizzera italiana al tempo della difesa spirituale (1937-1945)”, Bellinzona, Edizioni di Coscienza Svizzera, 2000, pp. 38-41.
  • Lorenzo Planzi, “Luigi Sturzo e il Canton Ticino”, Locarno / Mendrisio, Armando Dadò, Centro Culturale L’incontro, 2010.
  • “Francesco Alberti 1882-1939”, in “Lugano Città Aperta”, a cura di Pietro Montorfani, Giacomo Jori e Sara Garau, Lugano, Edizioni Città di Lugano (Pagine storiche luganesi, 30), 2018, pp. 33-73 (contributi di Davide Adamoli, Antonio Gili, Alberto Lepori e Lorenzo Planzi).
  • Maria Boschetti Alberti, “Il diario di Muzzano”, Bellizona, Salvioni, 2004 (prima edizione: Brescia, La Scuola, 1939).
  • Maria Boschetti Alberti, “La scuola serena di Agno”, Brescia, La Scuola, 1951.

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Web


Carlo e Anna Maria Sommaruga

Archivi


Pubblicazioni

  • “Carlo Sommaruga 1902-1955 / Anna Maria Valagussa 1905-1998”, in “Lugano Città Aperta”, a cura di Pietro Montorfani, Giacomo Jori e Sara Garau, Lugano, Edizioni Città di Lugano (Pagine storiche luganesi, 30), 2018, pp. 75-129.
  • Andrea Riccardi, “L’inverno più lungo. 1943-44: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma”, Roma, Laterza, 2008.
  • Renata Broggini, “Terra d’asilo. I rifugiati italiani in Svizzera (1943-45)”, Bologna, il Mulino, 1993.

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Guido Rivoir

Archivi

  • Archivio privato della famiglia Rivoir.
  • Teche RSI (Besso / Comano).

Pubblicazioni

  • Danilo Baratti, “Gridare alto e forte: non dimenticate. Guido Rivoir e l’Azione posti liberi”, in “Lugano Città Aperta”, a cura di Pietro Montorfani, Giacomo Jori e Sara Garau, Lugano, Edizioni Città di Lugano (Pagine storiche luganesi, 30), 2018, pp. 133-142.
  • Guido Rivoir, “Le memorie di un valdese”, a cura di Danilo Baratti e Patrizia Candolfi, Bellinzona / Torino, Fondazione Pellegrini Canevascini / Claudiana, 2012.

Video


Web

  • Guido Rivoir, voce del “Dizionario storico della Svizzera”.

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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