«L’idea di dar vita ad una “Casa per lattanti” data dal 1917 e ad essa non fu estranea quella buona Marietta Crivelli ved. Torricelli che non è più dei vivi ma il cui spirito aleggerà ancora e sempre su ogni culla del Nido» (Corriere del Ticino, 25 ottobre 1928)

Preparazione del latte al Nido d’infanzia di Lugano, 1958 (fotografia di Vincenzo Vicari, Archivio storico della Città di Lugano).

Nel maggio del 1917 Marietta Crivelli Torricelli fu a capo del comitato di donne che, assieme al pediatra Ezio Bernasconi, promosse un dispensario per lattanti a Lugano per favorire l’igiene infantile, al fine di contrastare l’alta mortalità nei primi anni di vita. Il Nido aprì in Via Trevano 47 nel 1928, integrando il “Dispensario e lattario luganese”. Dal 1952 ha sede a Besso, in Via al Nido.

Sala con dondoli all’Asilo Ciani a Lugano, 1930 ca. (fotografia dei fratelli Brunel, Archivio storico della Città di Lugano).

Riproduzione fotografica del manifesto per la “Festa del bambino”, 16-19 giugno 1938, pro nuovo Nido di Lugano (fotografia di Vincenzo Vicari, Archivio storico della Città di Lugano).

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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