«Miei cari radioascoltatori, so che voi seguite con attenzione queste istruzioni sulla dottrina e sulla morale cristiana; ma vorrei pregarvi di intensificare la vostra attenzione sull’argomento odierno, perché si tratta di una materia che presenta una certa aridità, come tutte le cose che sono o che sembrano astratte, per cui è facile perdere il filo. Incominciamo con lo sbarazzare il terreno da una obiezioni pregiudiziale che vien ripetuta sovente e da parecchie parti. Si dice che la Religione non ha nulla da dire sullo Stato…» (Francesco Alberti, ultima predica radiofonica, settembre 1939)
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La prima edizione del volume che raccoglie alcuni interventi radiofonici di don Alberti (1936).
Don Francesco Alberti fu il primo predicatore radiofonico della RSI. Molto apprezzato per l’efficacia e la proprietà del suo linguaggio, oltre che per la forza dei suoi argomenti, commentò il “Vangelo” e, a volte, anche fatti di attualità a cadenza settimanale dal 1933 al 1939. Alcune delle sue prediche furono raccolte in volume, prima e dopo la sua scomparsa. La sua dedizione al mezzo radiofonico lo spinse anche a prendere parte al Comitato centrale della stampa svizzera e alla Commissione programmi della radio. Favorì in ogni modo rapporti collaborativi tra il giornalismo tradizionale e il nuovo strumento mediatico, da poco diffuso su scala nazionale.
«La fede non è l’evidenza ma non è neppure un cieco assenso a misteriose cose, per cui si deve avere degli argomenti di credibilità» (Francesco Alberti, predica radiofonica, 3 novembre 1935, ricordandosi forse di Dante: «Fede è sustanza di cose sperate / e argomento delle non parventi», Paradiso, XXIV, 64-65)
Questa puntata della trasmissione radiofonica «La spiegazione del Vangelo» andò in onda il 27 agosto 1939.