Mentre Carlo Sommaruga continuava la sua azione a Roma, aiutando il più possibile chi si trovava in difficoltà, a Lugano Anna Maria si spese per facilitare l’accoglienza di rifugiati italiani in fuga dal regime, soprattutto dopo l’8 settembre 1943. Nella casa di famiglia sul Monte Ceneri e in seguito a Lugano, in un appartamento preso in affitto, transitarono persone e informazioni preziose per rifugiati in altre parti della Svizzera. Come molti altri ticinesi, la famiglia Sommaruga si fece garante finanziariamente del soggiorno di molti rifugiati italiani.
Veduta aerea del golfo di Lugano negli anni quaranta (Archivio storico della Città di Lugano, Fondo Vincenzo Vicari).
Il giardino della casa dei Sommaruga sul Monte Ceneri (Archivio Famiglia Sommaruga).