«Eccola, in unione con altre intelligenti signore, portare un miracolo di tenerezza e di fratellanza e tradurre in azione la speranza, fondando l’Associazione di Mutuo Soccorso Femminile. Ella diventa zelante propugnatrice di tutto ciò che può recare vantaggio all’umanità sofferente» (“La mamma dei poveri”, Corriere del Ticino, 23 giugno 1923)

Constatando con i propri occhi la difficile condizione economica di molte donne luganesi (vedove, madri nubili, orfane ai margini della società), in un’epoca in cui lo stato era ancora piuttosto assente in questi campi, nel 1886 Marietta Crivelli Torricelli si fece promotrice di una “Società di mutuo soccorso femminile”, di cui rimase segretaria per quarant’anni e condirettrice fino alla morte. Sull’esempio di numerose altre società di mutuo soccorso sorte in tutta Europa durante la seconda metà dell’Ottocento, estese questa forma di sostegno sociale alle nuove figure delle donne operaie, di cui anche la città di Lugano era andata velocemente riempiendosi. Assieme a Marietta Crivelli Torricelli tra le socie fondatrici c’erano anche Angiolina Guidi Enderlin, Teresa Greco Gaietta, Sofia Weissenbach Brocchi. La società si occupava soprattutto di coprire le spese delle donne che si dovevano assentare dal lavoro per malattia o per ragioni familiari, attraverso un autotassazione tra le affiliate. L’associazione si sciolse negli anni cinquanta, con l’avvento delle assicurazioni sociali.

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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