Dopo 21 anni di potere ininterrotto, nella notte tra il 25 e il 26 luglio 1943 il Gran Consiglio del governo fascista mise per la prima volta in minoranza Benito Mussolini, costringendolo a rassegnare le dimissioni. L’incarico di formare un nuovo governo passò all’anziano maresciallo Badoglio. La notizia fece presto il giro del mondo e si guadagnò la prima pagina di tutti i quotidiani.
La prima pagina del quotidiano ticinese «Popolo e Libertà» del 26 luglio 1943.
«Uscendo da Roma si ha l’impressione della guerra che sta per arrivare. Sbarramenti con sassi, tronchi, cannoni mitragliatori guardati tutti dai soldati italiani: qui purtroppo ora cominciano a circolare nuovamente con tono sempre uguale i tedeschi. C’è chi dice che Roma è assediata da battaglioni tedeschi che ad un dato momento con vari militi volevano marciare su Roma per liberare Mussolini: questi, dopo vari domicili a Roma, sta ora all’isola di Ponza…» (Carlo ad Anna Maria, 8 agosto 1943)