«Ho conosciuto il pastore Rivoir all’aeroporto di Milano, nel marzo del 1974, dove aspettava, giorno dopo giorno, l’arrivo di decine di cileni che fuggivano dalla morte […]. Conservo il ricordo delle forti emozioni che noi cileni abbiamo vissuto incontrando l’amico Rivoir. Usciti da una situazione di paura, di smarrimento, di oppressione, di impotenza e di sfiducia, è stato fondamentale incontrare un uomo che ci tendeva una mano e che con la sua azione riusciva a unire tante altre persone in un gesto di solidarietà verso di noi. La vita poteva ricominciare» (Miguel Angel Cienfuegos, rifugiato cileno, citato in Guido Rivoir, “Le memorie di un valdese”, 174)

Miguel Angel Cienfuegos, dopo aver frequentato dal 1970 al 1973 la Escuela de Arte Dramatico dell’Università del Cile a Santiago, nel 1974 arriva in Svizzera come rifugiato politico. È ammesso alla Scuola Teatro Dimitri di Verscio e ottiene il diploma nel 1978. Da allora è sempre stato attivo in ambito teatrale nella Svizzera italiana.

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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