Sin dal 1936 Carlo Sommaruga era stato consulente economico della Legazione svizzera a Roma, ma soltanto con l’approssimarsi della guerra si convinse ad abbracciare interamente la sua vocazione per la diplomazia. Lavorò alla Divisione degli interessi stranieri della Legazione, di cui divenne capo, garantendo la salvaguardia di beni materiali dei Paesi alleati (prima dell’armistizio dell’8 settembre 1943) e dei Paesi dell’Asse (dopo l’armistizio). Parallelamente, in modo per lo più ufficioso, operò per la salvezza di ebrei in fuga dal regime e dalle rappresaglie naziste. Nel carteggio con la moglie Anna Maria il lavoro quotidiano alla Legazione, e quello nascosto in favore delle persone che dipendevano dalla sua generosità, assume una parte preponderante.

«Qui la giornata di oggi è passata relativamente calma. È passato qualche carro armato tedesco per Via Veneto di pattuglia senza sparatoria. […] Se non mi hai ancora telegrafato per il mio eventuale rimanere a Roma non lo fare e scrivimi perché le notizie di oggi sono più tranquille. L’ambasciatore tedesco ed il commando della Wehrmacht sono in rapporto con noi ed il pericolo di vederci rubare dai soldati tedeschi la macchina sembra passato per il salvacondotto che avremo domani. Andrò allora a Tivoli a prendere un po’ d’uva e patate» (Carlo ad Anna Maria, 15 settembre 1943)

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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